Si è svolto il 10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale, presso il Palazzo dell’ex GIL di Campobasso, un convegno di grande rilievo, organizzato dall‘ Associazione Liberamente Insieme ODV, dal titolo “Comunicare la Salute Mentale: il peso e il valore della parole”, che ha visto incontrarsi, in un dibattito aperto e costruttivo, due mondi spesso distanti ma oggi più che mai chiamati a dialogare: quello della Salute Mentale e quello dell’Informazione.
Medici, psicologi, giornalisti, studenti, cittadini e persone con disagio psichico si sono ritrovati insieme per discutere un tema di stringente attualità: la narrazione mediatica degli episodi di cronaca che coinvolgono persone fragili, spesso raccontati in modo sensazionalistico, impreciso e stigmatizzante.
Al centro del dibattito le questioni etiche e psicologiche legate ad un linguaggio che può ferire, escludere o, al contrario, contribuire a creare consapevolezza ed inclusione.
Tra i momenti più significativi, l’intervento delle scuole: presenti le classi quinte del Liceo Linguistico e del Biologico “Pertini”, che ha anche curato il servizio hostess, e del Liceo Musicale “Galanti”, che ha regalato al pubblico un’intensa interpretazione del brano “Sognando” di Don Backy, cantato da una studentessa con l’accompagnamento alla chitarra di un compagno, sulle immagini evocative del video di Fiordaliso.
Ma se il convegno ha saputo unire così tanti attori e voci diverse in un’armoniosa sinfonia, il merito va soprattutto a Mimmo Fazioli, ideatore e anima dell’evento. Con passione, competenza e uno sguardo lucido e profondo sul tema, Fazioli ha saputo scegliere con cura gli “orchestranti”. Sono stati presenti esperti della Salute Mentale – lo psichiatra Franco Addona, la psicoterapeuta Stefania Praitano, e della Comunicazione -i giornalisti Giovanni Mancinone, Filippo Massari e Rita Iacobucci, diretti dalla bravissima Antonella Iammarino che ha guidato il dibattito con equilibrio, umanità e capacità di sintesi.
Accanto a Fazioli, preziosi collaboratori come Giampietro Petrone, presidente dell’Associazione, e Gabriella Di Lembo che hanno contribuito alla riuscita di un incontro che non si è limitato a “parlare di salute mentale”, è penetrato nella sua complessità, invitando tutti – comunicatori in primis – ad un cambio di passo reale.
E proprio dai giornalisti presenti è arrivato l’impegno a rispettare in modo più rigoroso il codice deontologico: usare un linguaggio appropriato, per non rafforzare lo stigma, già presente nell’opinione pubblica, in materia di disagio mentale, raccontare i fatti con oggettività e rispetto.
Perché le parole possono fare la differenza.
Un convegno che lascia il segno. E, si spera, anche il seme di un reale cambiamento.
Gabriella Di Lembo (Associazione Liberamente Insieme ODV)


